Campi elettromagnetici

Monitoraggio ambientale: Campi elettromagnetici

L’inquinamento elettromagnetico o elettrosmog è connesso alla generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, non attribuibili a fenomeni naturali, ma a impianti ed attrezzature realizzate per trasmettere intenzionalmente onde elettromagnetiche, come telefonia mobile e antenne radio-TV, e a impianti che diffondono onde elettromagnetiche in modo non intenzionale, come gli elettrodotti e tutte le apparecchiature collegate alla rete elettrica, come gli elettrodomestici.

L’inquinamento elettromagnetico può essere di tipo in bassa frequenza (0 Hz – 10 KHz) come quello generato dagli elettrodotti o in alta frequenza (10 KHz – 300 GHz) come quello generato dagli impianti di telefonia mobile e radio-TV.

Le disposizioni del DPCM 8 luglio 2003 fissano i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la prevenzione degli effetti a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuta all’esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse con frequenza compresa tra 100 KHz e 300 GHz.

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